firma autografa di Elsa Morante con disegno autografo raffigurante la scrittrice circondata da gatti

Il romanzo

Pubblicato nel 1982, Aracoeli ripresenta, nel personaggio che dà il titolo al romanzo, il nome e qualche tratto di una delle figure femminili del manoscritto di Senza i conforti della religione.

Alla storia della composizione di Aracoeli si lega fortemente anche quella di un altro romanzo. Al 1975 risale la stesura di un'opera, quasi subito interrotta, intitolata Superman. Di Superman è ora depositato, presso la Biblioteca Nazionale, un quaderno formato album, del tipo de La Storia, vergato sulle prime 22 carte. Dall'esame delle carte possiamo ragionevolmente supporre che la redazione di Aracoeli avesse già avuto inizio nel 1975, lo stesso anno in cui la Morante aveva cominciato a scrivere Superman e che, anche in questo caso, come una sarta capace, la Morante abbia deciso di riutilizzare il materiale del romanzo interrotto.

Del resto, anche Aracoeli, così come doveva essere Superman, è un romanzo in cui la ricerca di Dio è rilevante. Nella parte conclusiva del romanzo, Manuel, arrivato a El Almendral alla ricerca della madre, dice di esser giunto al "nodo della croce".

Aracoeli è un romanzo bellissimo e forse sottovalutato, a torto meno conosciuto rispetto agli altri romanzi. Come La Storia, rappresenta la gemmazione dal nucleo narrativo costituito da Senza i conforti della religione, e rispetto alla Storia è speculare: nella Storia è il figlio a morire, in Aracoeli è la madre a venir meno in seguito a un percorso di degradazione. Speculare, ma anche in un rapporto di forte continuità: l'epigrafe conclusiva della Storia è un verso del poeta spagnolo Miguel Hernandez ("Muerto niño, muerto mio. / Nadie nos siente en la tierra / donde haces caliente el frio"); Aracoeli trae ispirazione dai versi dello stesso poeta.

"Aracoeli. Una favola d'amore" - questo era il sottotitolo del romanzo vergato dalla Morante su una carta manoscritta - è un romanzo carico di desolazione, è la conclusione della seconda parte del viaggio compiuta "senza i conforti della religione", è la sassaia, già utilizzata da Garboli come immagine caratterizzante del romanzo e degli ultimi anni di vita di Elsa.

Il manoscritto

Il manoscritto del romanzo si compone di undici album numerati dalla scrittrice (più un album fuori testo); due cartelle di fogli sparsi; una cartella di note e frammenti e una stesura di "I Quartieri alti".

Gli undici quaderni numerati dall'Autrice fanno riferimento alla seconda redazione. Ciò è detto esplicitamente dalla Morante in una carta del manoscritto: "Elsa Morante. Aracoeli. Nuova versione cominciata il 5 febbraio 1977. Inizio rifacimento ottobre 1980. II (seguito) (7 marzo 1977)".

Questi dati dimostrano che la scrittrice nel febbraio 1977 doveva aver dato inizio ad una nuova versione, vale a dire a una seconda redazione di Aracoeli; del resto anche Carlo Cecchi ricorda che, al ritorno da El Almendral, la Morante decise di procedere a una nuova scrittura del romanzo.

La prima stesura risale invece certamente al 1975. Nelle cartelle contenenti fogli sciolti vi sono rifacimenti elaborati in data successiva al 1977, ma anche carte antecedenti a quell'anno, datate dalla Morante stessa al 1975: "pp. 1-16 21 settembre 1975", e, ancora, "Elsa Morante. Aracoeli. Roma 21 settembre 1975".

Anche in Aracoeli troviamo la cura per l'ordinamento delle carte, l'indicazione delle varie stesure, l'attenzione per i formati. Per le vicende della guerra di Spagna si fa puntuale ricorso alle fonti, citate dalla scrittrice stessa nella nota editoriale conclusiva intitolata Assonanze. I manoscritti di questo romanzo rivelano una scrittura meno tormentata, ma anche qui spesso il verso delle carte è utilizzato per correzioni, rifacimenti, appunti, così come compaiono puntualmente i riferimenti letterari utilizzati. Non manca, neanche in questo caso, l'uso di fonti eterodosse per la documentazione storica e la caratterizzazione dei personaggi.

Le edizioni

Aracoeli viene pubblicato da Einaudi nel 1982 nella collana «Supercoralli»: sulla copertina campeggia un particolare del quadro de Il Seminatore di Van Gogh, uno dei pittori preferiti da Elsa, fino dagli anni della gioventù.

Le stanze di Elsa - Aracoeli