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Posizione nel giardino: D 24. Nome tournefortiano: Tamnus sive Vitis Nigra. Nome scientifico: Tamus comunis L. Famiglia: Dioscoreaceae. Nome volgare: Tamaro, Vite nera. Icones: I, T. 70, f. 77.
La pianta è una delle poche rappresentanti europee di una famiglia tipica delle regioni tropicali. Ha un
tubero sotterraneo massiccio; fusti lunghi fino a 4 m, volubili con foglie alterne, lucide, lunghe anche
15 cm, provviste di lungo picciolo, cuoriformi, con margine intero. Fiorisce tra marzo e luglio e produce
fiori piccoli maschili e femminili portati da piante distinte. I frutti sono bacche rosse riunite in gruppi.
Era coltivata nei "Giardini dei semplici" per le proprietà emolitiche, diuretiche ed emetiche delle sostanze accumulate nella radice. Le bacche sono velenose. Il manoscritto della Farmacia di Santa Maria della Vittoria la menziona nella preparazione di vari antidoti; ad esempio contro la sciatica "Recipe: Brasica marina, once 4, Rhabarbaro once 2, radica di Vite Nera, detta Tamaro, once 1 [...]". |
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Posizione nel giardino: D 24. Nome tournefortiano : Bryonia Vitis Alba. Nome scientifico: Bryonia dioica Jacq. Famiglia: Cucurbitaceae. Nome volgare: Vite bianca Icones: II, T. 69, f. 77.
Pianta perenne presente nelle regioni centro-settentrionali dell'Europa. Ha radice a fittone rossastra,
fusti volubili; foglie picciolate, palmate con 5 lobi a margine intero, opposte a viticci. Le piante
maschile e femminile sono separate, fioriscono tra aprile e giugno, i fiori sono piccoli ghiallognoli,
i frutti sono bacche rosse.
Nella radice soprattutto contiene sostanze velenose con proprietà purgative, per cui veniva usata per provocare il vomito e per uccide ed espellere vermi parassiti dell'intestino. |