Posizione nell'aiuola: C 69.
Nome tournefortiano: Bistorta major.
Nome scientifico: Polygonum bistorta L.
Famiglia: Polygonaceae.
Nome comune: Bistorta.
Icones: IV, T. 206, f. 213.


Pianta perenne a diffusione paneuropea. Ha rizoma contorto (tale caratteristica ha originato il nome bistorta della specie), produce numerosi steli eretti che possono raggiungere 70 cm d'altezza; ha foglie alla base dei fusti sono picciolate, astate, penninervie con margine intero, le altre sono sessili. Fiorisce tra luglio e settembre e produce fiori color rosa intenso riuniti in una spiga terminale.
Anticamente veniva ampiamente coltivata per scopi alimentari e medicinali. La fecola dei rizomi si mescolava con la farina di grano per fare il pane; foglie fresche e germogli teneri venivano consumate come insalata. Decotti e infusi venivano impiegati nelle affezioni gastro-enteriche, in particolare con azione antidiarroica.
Nell'Antidotario Romano viene indicata per una "Confectio de Hyacinto" (p. 19), "La Bistorta e la Tormentilla vagliono alli veleni, alle febri pestilenziali, & alla peste " (p. 61). In un manoscritto della Farmacia del Collegio Romano viene ricordata sinteticamente: "Bistorta: astringente".